di Anna Jacassi e Mario Sgotto
con Mario Sgotto

Uno spettacolo fatto di…nulla, leggero come i suoi oggetti, esile e silenzioso come il suo solo personaggio.
Uno spazio per il teatro fuori dai Teatri, fatto di piccole-grandi aule, di corridoi scolastici, di echi di palestre.
Uno spazio non definito ma immaginato, raccontato.
Non un luogo fisico ma un luogo mentale che evoca storie, voci, gesti, gesta, suoni, ricordi di bambini che entrano nella storia narrata attraverso gli sguardi, le espressioni suggerite dalle suggestioni del custode del composter.
Il personaggio vive in un luogo immaginario e reale, nel quale si muove in mezzo a rifiuti di ogni genere: lattine che risuonano, carta e cartone che bisbigliano, sacchi e sacchetti che svolazzano nel cielo di una stanza, contenitori di tetrapak che diventano telefono senza fili, bottiglie e bottigliette di plastica che si animano nelle mani del custode-narratore dai buffi baffi, dallo sguardo stralunato, dalle espressioni incontrollate che disegnano nell’aria dialoghi surreali, storie insensate spazi dai confini labili, mobili, inconsistenti, finti…teatrali.
Il gioco teatrale diventa uno spazio di relazione, interattivo, dove i bambini non solo guardano curiosi, ma vivono dentro lo spettacolo perché fanno la storia immaginando tutto quello che “non c’è”: la grande “città dei rifiuti”, l’immensa discarica evocata dal custode del composter.
L’esperienza del comico diventa strumento di coscienza e conoscenza della realtà narrata, divertita e divertente riflessione sulle tematiche ambientali trattate nello spettacolo.

Per bambini dai 3 ai 11 anni.
Durata 1 ora.