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“Avere una musa di fuoco”

Un vagabondaggio narrativo negli ultimi vent’anni dell’Ottocento, tra cronaca e teatro, documenti e fantasticherie.

Belle époque, tumulti e riscatti sociali.

Alla ricerca dell’effimero, dell’attimo, dell’inafferrabile.

Un patto da stringere, una storia da raccontare…

Venerdì 5 maggio alle ore 21,00 nella sala TAMTAM al monastero di San Pietro martire in piazza Antico Ospedale a Vercelli, si terrà la presentazione del volume “Avere una musa di fuoco”

“Avere una musa di fuoco” è il primo romanzo di Piero Somaglino, che nella vita fa l’editore (SEB27 di Torino).

Narra dell’incontro/scontro tra le famiglie Lupi e Holden, marionettisti attivi tra la fine dell’Ottocento e inizio Novecento dall’Europa all’America del Sud.

Jean, il protagonista, è l’unico personaggio di finzione che vuole essere un omaggio alla vita, agli studi, all’impegno per il teatro di Giovanni Moretti, docente di Storia del Teatro all’Università di Torino, fondatore dell’Istituto per i beni Marionettistici e il Teatro Popolare – Museo Gianduja di Grugliasco (TO), attore e maestro di teatro.

La presentazione del volume “Avere una musa di fuoco” rientra nella programmazione per i trent’anni di TAMTAM per diverse ragioni.

Piero Somaglino, non solo è l’editore del saggio “Teatro e spettacolo nell’Ottocento a Vercelli” di Mario Sgotto, ma il suo romanzo storico è legato a Vercelli, giacché tocca le vicende della conquista delle otto ore, attraverso il personaggio di Renzo, alias Lorenzo Somaglino, tipografo vercellese, sindacalista, sindaco socialista di Vercelli dal 1920 e bisnonno del nostro autore.

Giovanni Moretti è stato il maestro di teatro di TAM TAM, infaticabile e generoso collaboratore per diversi anni. Sono tanti i ricordi che abbiamo di Giovanni, perché diverse sono le esperienze teatrali e umane condivise. Indimenticabili i seminari e i laboratori residenziali a Cerrina Monferrato, definita da Giovanni in modo ironico la “piccola Nohant piemontese”, riferendosi addirittura all’esperienza di George Sand. A metà degli anni ’90 decine di attori si riunivano in un casale del Monferrato: un vero “cenacolo teatrale” per vivere un’esperienza formativa e umana che apriva orizzonti e metteva in crisi.

Nella serata del 5 maggio saranno presenti, oltre all’autore Piero Somaglino,

Alfonso Cipolla (drammaturgo, critico teatrale, docente di teoria e tecnica dell’interpretazione scenica al Conservatorio di Novara),

Claudio Montagna (attore, regista, animatore teatrale),

Sergio Negri (giornalista, scrittore, esperto di storia vercellese),

Marco Pustianaz (docente di Letteratura Inglese e Teatro all’Università del Piemonte Orientale).

Si ringrazia l’Amministrazione del Comune di Vercelli per la concessione del patrocinio.

Prenotazione consigliata inviando un’email a tamtamteatro.vercelli@gmail.com

Info 3473591753