Tre visioni sulla Shoah
Titolo: Tre visioni sulla Shoah
Di Anna Jacassi
In scena: Anna Jacassi
Video: Rosario Carnovale
Linguaggi prevalenti: teatro di narrazione
Durata: 50’
Fascia d’età: dai 12 anni
Esigenze tecniche: spazio scenico minimo m 3,5×2; Kw 3; proiettore e fondale-schermo
Performance teatrale
Gli occhi dell’uomo, dalla II Guerra mondiale in poi, hanno dovuto sopportare le immagini agghiaccianti di devastazioni fino ad allora inconcepibili: la Shoah, Hiroshima e Nagasaki, il Vietnam. L’immaginario ne è stato sconvolto, sconvolte le anime, sconvolto il pensiero. La sensazione è quella di aver varcato un limite, spezzato ogni tabù. L’aspetto che ha toccato l’Europa più da vicino, l’Olocausto, verrà affrontato, nella lezione – spettacolo, attraverso differenti punti di vista:
– Lo storico polemico
Daniel Jonah Goldhagen (Boston, 1959), figlio di un sopravvissuto all’Olocausto, è professore all’università di Harvard. Il suo libro sulla Shoah, particolarmente polemico, vinse, nel 1994, il “Premio Gabriel A. Almond” della American Political Science Association.
– Il testimone inascoltato
Jan Karski (1914 – 2000), “giusto tra le nazioni”, cattolico polacco, durante la sua militanza nella Resistenza in Polonia, è incaricato di rendere nota la situazione degli ebrei all’estero.
– Un ex SS
Antonella Romeo, giornalista torinese, un nonno partigiano, una madre che trema ancora a sentire parlare in tedesco, sposa un collega tedesco, Ulli, dal quale ha due figlie. Il suo testo mira a studiare e a comprendere le distanze che separano gli italiani dai tedeschi, riconoscendo pregi e difetti delle due società e proponendone, con delicatezza e forza, i punti d’un’unione possibile. E’ con la stessa capacità di inclusione che narra di suo suocero, un ex SS.