SMOG
Fonte: liberamente ispirato a “Le Cosmicomiche” di Calvino
Autori: Anna Jacassi, Mario Sgotto
Attore: Mario Sgotto
Sonorizzazione live: Marco Prinetti
Regia: Anna Jacassi
Musiche originali: Marco Prinetti
Scenografia: Sandra Pozzo
Linguaggi prevalenti: Teatro d’attore, teatro di figura, gestuale e di suoni
Durata: 60’
Fascia d’età: dai tre anni
Esigenze tecniche: min. 6x6x3 Kw3 Teatro, salone o spazio scolastico oscurabile, durata montaggio 1h 30’, smontaggio 1h
Anno di produzione: 1995
Pur avendo alle spalle idee letterarie autorevoli come R. Queneau “Piccola Cosmogonia Portatile” e I. Calvino “Le Cosmicomiche” lo spettacolo è tuttavia originale nel progetto narrativo-sonoro e nella sua realizzazione teatrale, dove vi è una sovrapposizione e contaminazione di più linguaggi, un gioco esplorativo attraverso i sensi: alla scoperta di un mondo prima macro (formazione e successiva evoluzione dell’universo, la sua espansione nello spazio…) poi micro (il pianeta terra e i suoi acciacchi) e infine mini (lo spazio dove ha luogo la rappresentazione con i suoi abitanti-bambini emotivamente dentro la storia dello spettacolo).
Lo spettacolo è organizzato come una vera e propria partitura musicale dove le note sono sostituite dalla stretta relazione ritmo-gesto, rumore-colore.
Un’astro-mongol-fiera è forse la festa di un popolo marziano su di un pianeta lontano? No! Niente di tutto ciò! E` una sorta di nave spaziale dalla quale esce un po’ malconcio un personaggio narratore (il prof. XYZ grande mago dell’universo) che con i suoi buffi baffi racconta la storia del piccolo pianeta verde-blu (la Terra): un punto felice e rigoglioso dell’universo fino all’arrivo del mostro inquinante, del malvagio Re Fog che fa “Smog, Smog!” nemico della Natura e dell’Uomo.
Il mondo perde i suoi meravigliosi colori: le città appaiono grigie, come pure gli alberi e le montagne, questo cupo grigiore non risparmia nemmeno il mare e il cielo una volta azzurri e trasparenti. Anche gli uomini, grigi fuori e dentro, si riconoscono solo dai profili, tutto appare così piatto e uniforme.
È ancora un fantomatico prof. XYZ, che, dopo una serie di disavventure e colpi di scena, riporta il pianeta ai colori d’origine.
Ecco la fiaba ecologi-comica, naturalmente a lieto fine, che insegna la necessità di rispettare l’ambiente.