Grazie, Giusi
Uno dei primi ricordi con Giusi Baldissone è legato all’evento: “Parlanti suoni diversi”, fortemente promosso e voluto da lei, sensibile poetessa. Con altri poeti vercellesi, con la sua passione, la sua visione poetica e il suo spirito instancabile ci ha guidati verso una suggestiva performance multimediale sperimentale che esordiva nel mitico locale “da Cecco” alla fine degli anni Ottanta, per poi approdare a Milano, presso il CRT: un’esperienza artistica e umana che ha lasciato il segno.
E poi lettori di testi alle sue splendide lezioni universitarie, dove cultura, letteratura e teatro si fondevano grazie a una sua visione aperta e creativa della didattica e del sapere.
Altro ricordo: alla presentazione del suo volume sugli scritti teatrali di Treves su Nicolò Barbieri, aula del seminario, dicembre 1999, raccogliamo un invito e nasce il nostro spettacolo “Come Dei Anti”.
Ancora le diverse frequentazioni per il Festival di Poesia Civile… Giusi ci ha voluto, voci recitanti.
E il suo fondamentale sostegno per la pubblicazione de “La fabbrica delle Meraviglie” Teatro e spettacolo a Vercelli nell’Ottocento.
Grazie Giusi, ti porteremo sempre con noi in ogni spettacolo, sulle scene, e nei teatri.
Con affetto, con gratitudine, con immensa stima.